Cosa Visitare
Chi entra a S. Stefano, provenendo in auto da Messina, rimane stupito dal Muro di Federico o Muro della Storia, un susseguirsi di immagini e silhouettes ispirate alla conquista normanna della Sicilia ed in particolare alla storia di Federico II, narrata con linguaggio semplice e vivo. Tappa obbligatoria per una visita della città è Palazzo Trabia, sorto all’inizio del ‘700 sulle fondamenta di un antico Castello. I suoi spledidi pavimenti, gli affreschi, le antiche vestigia, fanno da contorno al Museo Pemanente della Ceramica, ospitato al suo interno. Il museo raccoglie manufatti della tradizione ceramica stefanese: oggetti d’uso, monocromi o bicromi, giare per olive, recipienti per il formaggio, lumiere, boccali, lavamani, recipienti per la salatura delle acciughe. Una sezione è dedicata alle mattonelle maiolicate (la cui fiorente produzione ebbe risalto già dal sec. XVIII) riccamente decorate a motivi geometrici o naturalistici. Da segnalare anche la raccolta di opere di artisti contemporanei che si avvalgono della tecnica della ceramica come mezzo espressivo. Il Palazzo Armao, è invece caratterizzato per la facciata decorata con elemeni in maiolica, e per gli affreschi nei locali interni. Il Cimitero Vecchio o Della Ceramica, a monte del centro abitato, è un unicum al mondo; tra le cime dei cipressi appaiono circa 90 sepolture di dimensioni e tipologie diverse, accomunate dalle decorazioni e finiture in ceramica. Appena fuori città, il Santuario Letto Santo dedicato alla Santa Croce, poeticamente chiamata apputno “Letto Santo”, sorto sulle rovine di un fortilizio Normanno.